40 anni insieme a voi

Grande festa il 23 ottobre 2021 per i quarant’anni di Sartoretto Group S.r.l. , protagonista nella progettazione e realizzazione di palchi e allestimenti per eventi sportivi e manifestazioni pubbliche. Un riferimento anche internazionale grazie al fondatore, Armando Sartoretto, geniale inventore di soluzioni innovative che ha saputo trasformare in una impresa, di cui ora ha raccolto il testimone la figlia Patrizia.

Con Armando, la moglie Maria Teresa e Patrizia Sartoretto il Presidente di AVC Leopoldo Destro, Direttore generale Giuseppe Milan, la Vicepresidente di Confindustria Maria Cristina Piovesana, il Presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti, i Sindaci di Casier, Renzo Carraretto e di Treviso, Mario Conte.

Dopo il duro periodo di fermo dovuto alla pandemia, Sartoretto Group è pronta a ripartire per incontrare il pubblico degli eventi e dare nuove emozioni. Nel corso della pandemia, poi, l’azienda ha creato una nuova linea dedicata ai ponteggi per l’edilizia: “in questi due anni difficili, per resistere abbiamo provato questa nuova esperienza e vedremo se diventerà stabilmente un nuovo filone di attività”, ha detto Patrizia Sartoretto.

In occasione dell’anniversario, Sartoretto Group ha dedicato un libro Non solo un pezzo di ferro, a cura di Elena Grassi, dedicato ai suoi quarant’anni, dove è possibile ripercorrere la serie di grandi appuntamenti che l’hanno vista presente. Si va dai concerti dei più importanti cantanti italiani (Vasco Rossi, Zucchero, Antonello Venditti tra i tanti), alle maggiori band internazionali (Police, Nirvana, Metallica, Dire Straits, gli Abba..) alle star come Bruce Springsteen e Bob Dylan. Ma portano la firma di Sartoretto Group anche le Adunate degli Alpini di Asti, Treviso, Trento e Milano, la Regata storica di Venezia, gare di Coppa del mondo di sci e molto altro.

In realtà, la registrazione dell’azienda in Camera di Commercio a Treviso risale al 20 ottobre  1980, e la festa si sarebbe dovuta tenere allora, insieme all’ottantesimo compleanno del fondatore. La pandemia ha costretto a rimandare di dodici mesi, ma l’emozione è stata la stessa, se non più forte. Nel libro, e poi nell’incontro pubblico, Armando Sartoretto ha ripercorso il suo percorso di lavoro e di impresa:

Era il 1979, all’epoca lavoravo come camionista e con un collega eravamo ad Arcore per una consegna. Vedevamo un sacco di gente dirigersi verso un’area vicina. Abbiamo fatto il giro e, scavalcata la siepe, ci siamo trovati dietro il palco. Uno degli organizzatori voleva cacciarci via, e io, lì per lì, gli ho detto che dovendo anch’io costruire un palco, volevo vedere com’era fatto quello”.

Non era ancora vero, ma l’idea c’era e si concretizzò presto in un progetto (che ancora conserva) e subito, fatti fare i primi pezzi, in un prototipo. In pochi mesi, il primo appalto (il concerto a Gorizia di una promettente band inglese, gli Iron Maiden) e l’esordio del ‘palco modulare Sartoretto’. Un’invenzione di successo, destinata a durare.

Alcune foto dell’evento